Scegliere di volerne sapere...
...Il nostro inconscio è "nostro" eppure ci sfugge sempre... Si fa sentire attraverso le sue formazioni: il sogno, il lapsus, l'atto mancato, il sintomo, il motto di spirito...
Come dice una paziente: "ho provato a resistere ed essere razionale, ma l'inconscio è stato più forte"...
L'inconscio è sempre più forte della volontà cosciente e preme per il suo soddisfacimento...
Con "l'interpretazione dei sogni" Freud ha scoperto quanto il desiderio inconscio sia indistruttibile e atemporale... A distanza di anni qualcosa dell'inconscio può tornare a farsi sentire e per il soggetto è possibile scegliere: cercare di volerne sapere e ascoltare questa parte nascosta oppure non volerne sapere nulla...
Freud cita la famosa frase tratta dall’Eneide “Flectere si nequeo Superos, Acheronta movebo” (“Se non potrò piegare gli Dei, mi indirizzerò verso l’Acheronte”), per indicare la perseveranza del desiderio inconscio nel voler trovare soddisfacimento, a costo di seguire la via regressiva del sogno o la formazione del sintomo...
Attraverso una psicoanalisi è possibile mettere in moto la macchina della parola per dirne qualcosa...
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